C'erano una volta tre porcellini, Timmi, Tommi e Gimmi. C'era anche il lupo cattivo di nome Ezechiele, che dava loro la caccia.

Timmi, Tommi e Gimmi abitavano con la mamma in una casetta di mattoni ai piedi della collina.

Il lupo Ezechiele abitava in una capanna sgangherata sulla cima della collina.

Un giorno la mamma disse: “Siete troppo grandi per rimanere ancora qui. Andate a costruirvi la

vostra casetta!”. Gimmi sistemò tutti i suoi attrezzi in una cassetta. Timmi fece un fagotto di tutti i

suoi dolci. Tommi riempì di giocattoli una grande borsa. Poi andarono a salutare la mamma e il

papà. “Buona fortuna!” disse la mamma baciandoli “e fate attenzione al lupo cattivo!”.

I tre porcellini si incamminarono tutti insieme, finché la strada si divise in tre parti.

Sulla sua strada Timmi incontrò un uomo che portava della paglia.

“Per piacere, dammi un po' di paglia” disse “voglio costruirmi una casa velocemente, ho fretta di andare a giocare!”.

In poche ore la sua casa era pronta: non era molto bella 

ma a lui piaceva molto;

 non era nemmeno molto robusta ma Timmi non se ne preoccupò 

e corse a giocare.

Anche Tommi trovò un posticino che gli piaceva e cominciò 

a costruirsi la sua casa.

La fece di legno, e ci mise

 un pomeriggio intero.

Nemmeno la sua casetta era robusta, ma a Tommi bastava. Prese il suo violino 

e uscì allegro a suonare.

Gimmi invece lavorò a lungo per costruire la sua casetta. 

La fece con solide assi di legno e robusti mattoni. Alla porta mise una grossa serratura. Alla fine

arrivò al tetto. Solo allora decise che tutto era a posto e si concesse un meritato riposo.

Purtroppo, il lupo Ezechiele, 
che abitava in cima alla collina, 
aveva spiato i tre porcellini mentre

avevano costruito le loro case 
e aveva deciso di farsi un bel pranzetto. 

Il giorno seguente scese così dalla collina e si diresse, per prima, alla capanna di paglia di Timmi.

Bussò alla porta e con la sua vociona disse:

“Porcellino, porcellino, fammi entrare un momento!”.

“Fossi matto!” rispose Timmi e si affrettò a chiudere anche la finestra.

Ezechiele allora si infuriò: “Se non mi apri subito, sarà peggio per te!”.

Timmi però ricordava le parole della mamma 
e non aprì la porta.

Allora Ezechiele cominciò a soffiare tanto forte che la capanna di paglia volò via. 

Timmi riuscì a scappare e si andò a rifugiare nella casetta di legno di Tommi.