PER STRADA

OGGI CI SONO UN SACCO

DI PERSONE CHE GRIDANO E

STRILLANO.

" ATTENZIONE! ATTENZIONE!

IL LUPO MANNARO

È RIUSCITO A SCAPPARE!".

GRIDANO E HANNO RAGIONE:

IL LUPO MANNARO HA ROTTO

LE SBARRE DELLA SUA GABBIA

E ADESSO CORRE FURIOSAMENTE

PER LA CITTÀ RUGGENDO E URLANDO.

ATTENTI AL LUPO!

TUTTI QUELLI CHE LO VEDONO SCAPPANO,

CERCANO UN POSTO DOVE METTERSI AL RIPARO.

TUTTI HANNO PAURA,

MOLTA PAURA.

FUORI, INTANTO, IL LUPO MANNARO

STRAPPA LE PIETRE DEI MARCIAPIEDI,

MORDE I TRONCHI DEGLI ALBERI,

MASTICA I LAMPIONI.

È LA COSA PIÚ TERRIBILE

CHE SI POSSA IMMAGINARE.

IL PRIMO MINISTRO ORDINA:

"MANDATE L'ESERCITO!".

MA DALL'ESERCITO, RISPONDONO:

"CI DISPIACE, MA NON POSSIAMO INTERVENIRE

ABBIAMO TROPPA PAURA!".

LE COSE SI METTONO MALE.

IL LUPO MANNARO PROSEGUE

PER VIALE DEI GIARDINI ADESSO.

LE PERSONE LO GUARDANO PASSARE, NASCOSTE DIETRO LE TENDE

DELLE FINESTRE.

OGNUNO PENSA:

"TI PREGO LUPO MANNARO,

NON AVVICINARTI A CASA MIA!

PER FAVORE!".

MA IL LUPO MANNARO

CONTINUA A CAMMINARE.

MA DOVE STA ANDANDO? AL PARCO?

NO.

VERSO LA PISCINA?

NO.

TUTTI HANNO CAPITO ORMAI

CHE IL LUPO MANNARO

STA ANDANDO VERSO LA CASA

DEL CAPO DELLA POLIZIA.

MA IL CAPO DELLA POLIZIA

DOV'È?

È IN SALOTTO, CHE SI NASCONDE

DIETRO LA SUA POLTRONA.