Nel 566 a.C. un piccolo principe di nome Siddartha Gautama, nacque in una citta del Nepal chiamata Lumbini. Suo padre si chiamava Re Suddodana, sua madre Regina Mahamaya.

Sette giorni dopo dalla nascita del principe Siddartha, sua madre regina Mahamaya morì. Dopo la morte della madre sua sorella Maha Prajapathi si prese cura del piccolo Siddhartha.

Quando diventò più grande Siddartha iniziò a studiare con il maestro Sarvamittra Brahakmana. Lui era un bambino molto intelligente e imparò tante cose rapidamente.

Era un bambino pieno di pace nel suo cuore. Nel suo tempo libero amava meditare. Suo padre Re Suddodana aveva costruito tre castelli per lui per ogni stagione. I tre castelli si chiamavano Ramya, Suramya, Suba.

Siddartha si era sposato quando aveva 16 anni con la principessa Yashodara. Per tredici anni di vita matrimoniale loro avevano vissuto una vita pacifica. Poi ebbero un figlio di nome principe Rahula.

Quando lui ebbe 21 anni, come era scritto nella profezia, decise di diventare un monaco. Voleva cercare di fermare la sofferenza della vita.

In una bellissima sera di luna piena, lui lasciò il castello per iniziare questa ricerca.

Si allontanò con il suo aiutante Channa e il suo cavallo Kanthaca.  

Il suo aiutante lo accompagnò fino al fiume Anoma. Channa piangeva tantissimo perchè non voleva lasciare solo il principe.

"Channa, non essere triste - disse Siddartha - faccio questo per cercare la via per uscire dalla  sofferenza per tutti gli esseri vienti.

Torna indietro da mio padre e di' che non ritornero’ al palazzo finche non avrò trovato la saggezza e la libertà."

Il suo cavallo Kanthaka morì per la disperazione di vedere andare via il suo padrone.

Siddartha, dopo aver lasciato Channa, andò nella foresta per meditare e vi rimase per 7 giorni. 

L’ottavo giorno lasciò la foresta per andare a cercare cibo per sfamarsi. 

Quando ebbe trovato cibo per mangiare, ritornò nella foresta.  

Dopo il monaco Siddartha andò a studiare e praticare sotto la guida di Alara Kalama. In breve tempo eguagliò il suo maestro nella conoscenza.

Continuò gli studi con Uddaka Ramaputtra. Completò la sua formazione, ma si accorse che le conoscenze non portavano alla liberazione della sofferenza.

Si mise in cammino per continuare la ricerca della verità.  

Cinque bramini si misero al servizio del monaco Siddartha. Si chiamavano Condagna, Vappa, Baddiya, Assagee, Mahanama.

Nella ricerca dell'illuminazione provò meditare senza cibo. 

Rendendosi conto che questa non era la via giusta cambiò il metodo. 

Decise di fare la via di mezzo, "che mi porterà all'illuminazione".

Così passarono sei anni.

Nella notte precedente, quando c'era una luna piena nel sesto mese lunare, il monaco Siddartha fece cinque sogni premonitoriali.

Quando si sveglio capì il significato dei sogni... sarebbe stato risvegliato dalla verità, sarebbe diventato un Buddha, sarebbe stato in grado di insegnare le nobili verità anche agli altri esseri viventi.

Dopo una signora, chiamata Sujatha, offrì un vassoio d'oro pieno di riso al latte. Il monaco Siddartha fece il bagno nel fiume, poi gustò il dono che aveva dato la signora Sujatha.

Dopo aver mangiato il pasto il monaco Siddartha ricominciò a meditare. In quel momento apparve il diavolo (Mara), sapeva che il monaco Siddartha era mentalmente e fisicamente pronto per raggiungere la sua illuminazione.