E’ una domenica mattina di primavera..l’aria è fresca ma il sole è alto..come mi piacerebbe uscire ed andare al parco..trascorrere una giornata al sole con le mie amiche..potrei proporlo ad alcune.

La voglia di uscire non è solo mia…è anche delle mie amiche..anche loro vogliono divertirsi un po’..fare qualcosa di bello…

Decidiamo di andare al parco, ma non al parco vicino casa, bensì un nuovo parco che hanno inaugurato da qualche giorno fuori dal centro Arriviamo lì davanti, siamo in 5…i nostri genitori ci salutano e vanno via..

Ci dirigiamo verso l’ingresso..che bello! 

Ci guardiamo intorno: panchine in legno, fontane zampillanti, lunghi tavoli in legno per fare picnic…wowuuu…sembra un parco diverso dagli altri, sembra un parco magico. 

Una porticina però è aperta a metà, ci guardiamo intorno…nel parco ci siamo solo noi, la tentazione è molto forte…ci guardiamo in faccia e pensiamo tutte la stessa cosa: entriamo, proviamo qualche brivido di emozione, vediamo cosa stanno preparando.

Appena entrate, una alla volta, ci ritroviamo in un bosco fitto fitto, la luce del sole entra poco, passano i riflessi della luce tra gli alberi. Incominciamo a camminare, dandoci tutte la mano, siamo un po’ emozionate, tutte curiose, ma anche un po’ impaurite. C’è un’aria strana in questa parte del parco, non so spiegare, come se qualcuno ci stesse guardando dall’alto. Io ho qualche brivido di paura, ma sarà perché non c’è più il sole forte.

Improvvisamente davanti a noi, per terra, vediamo un biglietto colorato, color argento, lo raccogliamo e leggiamo: “Se vuoi arrivare alla porta rossa, svolta a destra dopo 10 alberi”. 

Che strano biglietto! Forse i creatori del parco vogliono realizzare una caccia al tesoro per i ragazzi…ecco perché ancora non hanno aperto questa zona del parco…ecco perché c’è un biglietto così strano!

Non ci pensiamo 2 volte: vogliamo essere le prime a sperimentare.

Contiamo i 10 alberi e si apre una piazzetta..non ci sono alberi davanti, solo una porta rossa e dietro altri alberi. Sulla porta rossa un altro cartello: “Se vuoi entrare nel tuo mondo, passa di qua”.

Che strano cartello anche questo…ma cosa significa?

Non possiamo non entrare, sempre mano nella mano.

Ed ecco, subito ci ritroviamo in un ambiente che conosciamo: la nostra scuola, il nostro banco, la nostra Lim, ma….come è possibile??? Solo che tutto è al contrario…le sedie sono SUL SOFFITTO…perfettamente attaccate, i banchi in ordine, la Lim al suo posto, ma è come se fossimo in uno specchio.. 

Urliamo contemporaneamente e ci giriamo per fuggire, ma…la porta rossa non c’è più… si apre davanti a noi un percorso obbligatorio da seguire, con delle frecce rosse che indicano la strada…

Diventiamo mute, siamo senza parole, abbiamo la testa all’insù perché questo è il nostro mondo all’insù, il mondo al contrario…o noi siamo all’ingiù…siamo noi al contrario e ciò che vediamo è a terra???